martedì 24 settembre 2013

The perks of being a wallflower

Prima cosa. Mi chiedo sempre perchè alcuni titoli italiani di film stranieri debbano essere così stupidi e inappropriati. Cambiando quasi totalmente la tua aspettativa sul film.
"Noi siamo infinito" è la brutta versione di The perks of being a wallflower, una commedia carina e non troppo scontata sul già mille volte raccontato mondo degli adolescenti americani.

Seconda cosa. Un wallflower nel film è la persona che fa tappezzeria. Quello che alle feste si mette in un angolo e non parla con nessuno, quello che a scuola è tutto fuorchè uno popolare. Quelli un po' strani, weird, che poi alla fine o si adattano al mondo reale oppure trovano altri strani.

Terza cosa. Sì,è vero, c'è l'happy handing. Ci sono i tipici cliché da telefilm. Però c'è una bella colonna sonora. E alcuni personaggi interessanti. E sì insomma un'ora e mezza ti vola via.

Ultima ma non ultima.
Hanno rotto il cazzo gli intellettualodi che per principio non guardano niente se non i loro belli film d'essai. Quelli belli pesanti, con trame assurde, o peggio quelli senza trama, due ore e venticinque minuti di primi piani e riprese a lungo campo su paesaggi deserti.

...Sì sì, lo so, sto scherzando, è arte, e io sono d'accordo.

Ma io in fondo un po' di leggerezza, non fa mica così male.

Relax, and take it easy!




1 commento:

  1. Ah ah ah ah ah!!!!! A me è piaciuto un sacco "Noi siamo infinito"! Stima per la gigi!

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